Successo per la Settimana Sport, Arte, Scienza e Cultura dell’Università Campus Bio-Medico di Roma

Un appuntamento giunto alla quattordicesima edizione che ha intrecciato teatro, ricerca, sport e spiritualità, trasformando l’Ateneo in un vivace laboratorio di incontro e riflessione
Pubblicato il: 20 Maggio 2025

E’ stata un successo la Settimana Sport, Arte, Scienza e Cultura dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, giunta alla sua quattordicesima edizione e che si è tenuta dal 12 al 17 maggio. Un appuntamento che ha intrecciato teatro, ricerca, sport e spiritualità, trasformando l’Ateneo in un vivace laboratorio di incontro e riflessione.

Nato nel 2012 in ricordo di Saverio Tombolini, studente scomparso prematuramente, l’evento ha messo al centro la persona nella sua interezza, prima ancora del ruolo accademico o professionale.

Nel corso della settimana, il Campus Bio-Medico ha ospitato una serie di eventi, tra cui la “Run for Liver”, corsa dedicata alla prevenzione delle malattie epatiche e alla promozione della salute del fegato, durante la quale sono state offerte anche consulenze specialistiche gratuite presso il Poliambulatorio Campus Bio-Medico Porta Pinciana.

“L’iniziativa nasce per accendere i riflettori sul ruolo chiave che l’attività fisica riveste nella prevenzione di tali patologie”, ha commentato Giovanni Galati, epatologo e ideatore dell’evento insieme ai colleghi della unità di Medicina Clinica ed Epatologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus BioMedico, che poi ha continuato: “La sindrome metabolica, infatti, può colpire fino al 30-40% della popolazione ed è correlata a stile di vita sedentario ed eccessi alimentari”.

Si sono tenuti anche tornei sportivi in memoria del professor Sergio Morini, stimato docente e sostenitore dello sport come strumento educativo. Non sono mancati lo spettacolo teatrale “Il Gobbo di Notre Dame”, a cura del laboratorio teatrale UCBM, e il concerto tributo a Lucio Dalla, con la partecipazione di Luca Pugliese e del critico musicale Dario Salvator.

Un convegno intitolato “Quale sport per una cultura di speranza?”, moderato dalla giornalista Lorena Bianchetti, ha proposto riflessioni sul ruolo dello sport nella costruzione del futuro, con ospiti come il campione paralimpico Daniele Cassioli e Lorenzo Foti, campione mondiale di Excel e il Direttore del Settore Giovanile del Frosinone Calcio Alessandro Frara, reduce dalla vittoria del campionato Primavera2.

Inoltre, la settimana ha visto momenti di spiritualità come la messa in onore del Beato Álvaro del Portillo e la processione della
Madonna de’ Noantri.

Marcella Trombetta, preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health, afferma: “Questa settimana rappresenta un modo autentico e diverso di vivere le relazioni nel nostro ateneo. Saverio Tombolini era un ragazzo appassionato di arte. Con la sua famiglia, abbiamo deciso di onorarne la memoria creando uno spazio in cui tutta la comunità potesse esprimere liberamente il proprio talento”.

“Questa settimana rappresenta una sospensione intenzionale del tempo ordinario dell’università”, ha spiegato il professor Luca Borghi, docente di storia della medicina. “È un’occasione in cui l’accademia sceglie di rallentare per favorire un incontro più autentico tra le persone. Un momento che unisce lo studio con emozioni e memoria condivisa, dando profondità all’impegno quotidiano”.

Nel corso degli anni, hanno partecipato all’iniziativa anche personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’impresa – da Mara Venier a Gina Lollobrigida, fino ad atleti olimpici, medici e imprenditori – testimoniando l’importanza di un’educazione che si fonde con la bellezza dell’arte, il valore dello sport e la forza della memoria. Una settimana che non ha interrotto l’università, ma che forse ne ha rivelato il senso più profondo.

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