Roma si conferma capitale dell’innovazione con l’inaugurazione della Space Smart Factory di Thales Alenia Space Italia, un impianto all’avanguardia per la costruzione di satelliti di nuova generazione. La cerimonia, svoltasi il 7 ottobre al Tecnopolo Tiburtino alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, segna una tappa fondamentale per il settore aerospaziale nazionale.
Lo stabilimento, frutto della joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), si estende su 21mila metri quadrati, di cui 5mila dedicati a camere pulite riconfigurabili, e rappresenta una delle strutture più grandi e tecnologicamente avanzate d’Europa. Finanziata al 49% dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi del PNRR e al 51% da investitori privati, la fabbrica è il penultimo tassello di una rete produttiva nazionale che include già i poli di Argotec (Torino), Cesi (Milano) e Sitael (Bari e Pisa).
L’obiettivo è chiaro: realizzare fino a 100 satelliti all’anno, oltre due a settimana, rivoluzionando la produzione europea di piccoli satelliti grazie a una rete di fabbriche interconnesse. «L’Italia vuole svolgere un ruolo da protagonista, consapevole della crescita del comparto spaziale nazionale», ha dichiarato il ministro per le Imprese Adolfo Urso, mentre l’assessore capitolino Maurizio Veloccia ha sottolineato come Roma “stia diventando sempre più la città dell’innovazione”.
All’interno della Space Smart Factory verranno costruiti i minisatelliti Platino e Nimbus per la costellazione italiana Iride destinata all’osservazione della Terra, oltre ai satelliti Sicral per le telecomunicazioni militari e Galileo per la navigazione. Il progetto si inserisce nella strategia di rilancio industriale e tecnologico nazionale, ponendo l’Italia tra i protagonisti della nuova economia spaziale europea.
Nel 2026 è prevista l’apertura dell’ultimo nodo della rete, presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua (Caserta), completando così la mappa delle eccellenze che porterà il nostro Paese a competere con i colossi internazionali nella produzione satellitare.
