L’innovazione in sanità, tra etica, tecnologie e governance: a Roma il futuro della sanità passa dai dati

Al Centro Studi Americani si è tenuto l’evento alla presenza di esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo della ricerca
Pubblicato il: 28 Marzo 2025

Roma, 26 marzo 2025 – Come sarà la sanità del futuro? Più interconnessa, ma anche più attenta ai diritti dei cittadini. È quanto emerso durante l’evento “L’innovazione in sanità: digital twin, tutela dei dati e strategie per il futuro della salute”, promosso da ADL Consulting e Consorzio Italbiotec nell’ambito del progetto AIDATrend, con il supporto del Centro Studi Americani, di Rome Technopole e dell’Università degli Studi della Tuscia.

Un confronto a più voci tra istituzioni, esperti di innovazione e rappresentanti del mondo accademico e sanitario, che ha restituito una fotografia nitida: la trasformazione digitale della sanità è già in atto e ha bisogno di regole, consapevolezza e visione.

Il valore (e i rischi) dei dati in sanità

Ad aprire il dibattito è stata Chiara Sgarbossa, Direttrice degli Osservatori Sanità Digitale e Life Science Innovation del Politecnico di Milano, che ha condiviso i principali trend del settore: tra questi, digital twin, intelligenza artificiale applicata alla diagnosi, terapie digitali e robotica assistiva. Si tratta di tecnologie che promettono impatti elevati entro i prossimi 5-10 anni.

Uno dei focus più approfonditi è stato quello sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Ginevra Cerrina Feroni, Vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali, ha sottolineato come il futuro della sanità debba fondarsi su un equilibrio tra innovazione e diritti. “Il nuovo quadro regolatorio dello Spazio Europeo dei Dati Sanitari, pubblicato il 5 marzo, pone interrogativi importanti sulla gestione dei dati pregressi. Serve una digitalizzazione etica, che metta al centro la persona e i suoi diritti”, ha affermato.

Il tema dell’interoperabilità tra sistemi sanitari regionali è emerso come una delle sfide cruciali, insieme alla necessità di uniformare le infrastrutture e i processi di accesso ai dati per rendere il FSE uno strumento realmente efficace, non solo per i pazienti, ma anche per i medici, i ricercatori e i decisori pubblici.

Non solo tecnologia: processi e governance al centro del dibattito

Un messaggio forte è arrivato anche da Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, che ha ribadito come l’innovazione non debba limitarsi a tecnologie e dispositivi. “La vera sfida è rinnovare i processi organizzativi, superare le disparità regionali e garantire una governance centrale che consenta l’integrazione reale delle innovazioni nel sistema sanitario nazionale.” Il riferimento è al fenomeno della migrazione sanitaria che continua a crescere, segno che il sistema resta frammentato e diseguale.

L’IA che migliora la cura, ma richiede fiducia

I dati presentati da Sgarbossa parlano chiaro: il 62% dei pazienti ritiene che l’intelligenza artificiale possa portare più benefici che rischi, se usata con cautela. Inoltre, il 68% dei medici specialisti vede nelle terapie digitali un’opportunità per ampliare la base informativa per la ricerca clinica. Numeri che dimostrano l’interesse crescente verso una medicina più personalizzata, predittiva e partecipativa.

Il ruolo dei progetti come AIDATrend

L’evento si inserisce nell’ambito del progetto AIDATrend (Artificial Intelligence for Data Analysis and Trend), coordinato da ADL Consulting con il Consorzio Italbiotec e finanziato dall’Università della Tuscia, all’interno dello Spoke 5 di Rome Technopole, dedicato a public engagement e lifelong learning.

“Vogliamo contribuire alla diffusione di una cultura del dato e dell’innovazione responsabile,” ha dichiarato Claudio Di Mario, moderatore dell’incontro e Founding Partner di ADL Consulting. “Abbiamo avviato questo percorso con l’obiettivo di creare uno spazio di confronto tra accademia, istituzioni e società civile.”

Conclusioni: una sanità “data driven”, ma umana

La transizione digitale della sanità non è un orizzonte lontano, ma una realtà che si costruisce oggi, con regole chiare, collaborazione intersettoriale e soprattutto ascoltando i bisogni dei cittadini. Eventi come quello ospitato al Centro Studi Americani rappresentano un importante passo avanti verso una sanità più intelligente, equa e sostenibile.

✍️ Articolo redatto a cura del team ADL Consulting – Progetto AIDATrend

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