All’ EmTech Italy 2025 Human & Tech, l’evento di riferimento per le tecnologie emergenti, organizzato da MIT Technology Review Italia e dall’Università Campus Bio-Medico, Roma Good News ha incontrato Alec Ross, uno dei maggiori esperti mondiali di tecnologia, consigliere del dipartimento di Stato per l’Innovazione con Hillary Clinton e guida della politica tecnologica per la campagna presidenziale di Barack Obama. Oggi Alec Ross, bisnonni abruzzesi e ottimo italiano, vive tra gli Stati Uniti e l’Italia e insegna alla Business School dell’Università di Bologna. Per Feltrinelli ha pubblicato Il “nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni (2016),” il suo primo libro, bestseller negli Usa e tradotto in tutto il mondo. Dopo il suo intervento intitolato “The impact of technological change on economic and geopolitical power” gli abbiamo chiesto qual è la sua visione di Roma rispetto alle sfide tecnologiche del nostro tempo e al ruolo dell’IA.
“Ci sono realtà come Leonardo ed Elettronica Group e diverse altre che sono in grado di integrare l’IA nel contesto locale e quindi anche globale. È importante sia per Roma che per le altre grandi città italiane non aspettare troppo per investire nelle nuove tecnologie. A Roma ci sono anche startup molto interessanti che vanno invitate a far parte dell’ecosistema economico in modo più profondo in modo tale che ci sia uno scambio reciproco tra loro e le grandi realtà”.
“Ci sono tanti talenti romani che amano Roma ma che sono partiti per Londra, New York, la California – ha proseguito Ross – però se si continuano a sviluppare le startup qui a Roma quei talenti potrebbero tornare perché non c’è un’altra città e un’altra cultura paragonabile a quelle che si trovano qui. Dobbiamo sviluppare le opportunità economiche locali per trattenere i talenti sul posto. Sono ottimista su Roma e per il futuro dobbiamo avere una governance orientata più sui risultati che sui processi”.
Alla domanda su come gli americani percepiscano Roma, Alec Ross ha risposto che “Gli americani hanno affinità con Roma ma vorrei che la guardassero non solo per la sua storia ma anche per il suo futuro. Credo che una bella opportunità sia introdurli al futuro di questa città e dargli incentivi per investire qui. Non parlo di seconde case ma di investimenti in imprese, giovani, startup. Le istituzioni universitarie romane sono viste molto positivamente, ad esempio Luiss e Sapienza, e siamo qui oggi ad un evento molto importante.”
Nel suo commento finale sul ruolo di Roma alla luce dell’attuale situazione geopolitica, Alec Ross ha commentato “Spero che Roma sia considerata come Ginevra nel passato. Una città in cui ci si tengono conferenze internazionali e in cui costruire interazioni strategiche che attraversano i confini tradizionali”