Al Gemelli una nuova strategia per prevenire la neurodegenerazione da Alzheimer

Il team di ricerca è stato guidato dal Professor Claudio Grassi, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, e dal Professor Salvatore Fusco, Associato di Fisiologia.
Pubblicato il: 27 Novembre 2024

Uno ‘spray nasale’ per contrastare l’Alzheimer: questa la promessa di uno sviluppo futuro basata su una scoperta dei ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, pubblicata sulla prestigiosa rivista PNAS, in collaborazione con l’Università di Catania.

Il team di ricerca guidato dal Professor Claudio Grassi, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, e dal Professor Salvatore Fusco, Associato di Fisiologia, ha scoperto che, inibendo nel cervello l’attività di un enzima (S-aciltransferasi o zDHHC7) con un farmaco somministrato tramite spray nasale, si può contrastare il declino cognitivo e il danno al cervello tipici dell’Alzheimer. Gli esperti hanno individuato, infatti, che nel cervello di persone morte con Alzheimer è presente un eccesso dell’enzima S-aciltransferasi che potrebbe divenire, dunque, il bersaglio di nuove cure; e che, maggiore era la concentrazione di tale enzima nel cervello peggiori erano le performance cognitive del paziente.

Grazie ad un finanziamento ottenuto nell’ambito del bando PNRR 2023 da parte del Ministero della Salute per l’ammontare di 890.000 Euro, i ricercatori sperimenteranno nuove cure mirate contro questo enzima.

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