Ruggero Tita e l’atleta romana Caterina Marianna Banti conducono la vela italiana nell’Olimpo anche ai Giochi di Parigi 2024. Nelle acque di Marsiglia, infatti, il tandem azzurro (foto Federvela) ha dettato legge nel Nacra 17, confermandosi sul gradino più alto del podio a cinque cerchi a tre anni di distanza dal trionfo in Giappone e regalando all’Italia Team la decima medaglia d’oro (eguagliate le spedizioni di Tokyo 1964, Atene 2004 e Tokyo 2020). Si tratta di un’impresa leggendaria. Mai alcun equipaggio tricolore era riuscito a conquistare due titoli olimpici (peraltro in due edizioni consecutive).
Calsse 1987 e salita su una barca a vela all’età di 13 anni durante un corso estivo, Caterina si dedica ad altri sport: scherma, equitazione e danza classica, privilegiando lo studio all’attività agonistica e laureandosi in Studi Orientali con 110 e lode. Solo verso i 20 anni, assieme a suo fratello, torna a veleggiare e quando nel 2017 sale in barca con Ruggero non smette più di vincere. In pochi anni collezionano quattro titoli europei e tre mondiali. Il loro apice, però, lo toccano nel 2020 con l’oro olimpico di Tokyo, l’edizione del debutto a cinque cerchi per Banti. Il secondo alloro iridato consecutivo, ottenuto nell’agosto del 2023 in Olanda, spalanca alla coppia le porte di Parigi 2024, ennesimo tassello di una carriera già da incorniciare. Un talento nato e cresciuto a Roma visto che la prima società di Caterina è la Compagnia Vela Roma nella quale si è formata sotto la guida del tecnico Matteo Nicolucci ed attualmente è tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, supportata dai tecnici Michele Marchesini (dt), Gabriele Bruni. Caterina ha come hobby lettura, musica, cinema ed è prodiere dell’equipaggio olimpico.
Tita e Banti hanno portato a compimento ai giochi francesi un percorso mozzafiato, caratterizzato da ben sei vittorie nelle dodici regate di Opening Series. Qui, grazie ad un totale di 47 (27 punti netti) hanno accumulato un vantaggio decisivo alla vigilia della Medal Race conclusiva, dove si sono presentati da leader e già certi di un piazzamento sul podio. Il secondo posto alle spalle della Francia nella prova finale ha certificato ancora di più il dominio della coppia tricolore, che ha concluso la sua prova con 31 punti netti incrementando il proprio margine sui diretti inseguitori: gli argentini Mateo Majdalani e Eugenia Bosco (secondi con 55), i neozelandesi Micah Wilkinson e Erica Dawson (terzi con 63) ed i britannici John Gimson e Anna Burnet (quarti con 69), squalificati per partenza anticipata e tagliati fuori prematuramente dalla bagarre per il podio.
Per la Nazionale di vela si tratta della sesta medaglia d’oro della sua storia ai Giochi Olimpici, la seconda di questa edizione dopo il trionfo di Marta Maggetti nel windsurf.