Cardiologo dell’Ospedale San Camillo-Forlanini rianima bambina in arresto cardio-circolatorio su di una spiaggia delle Marche

Il Dott. Alessandro Cavalieri, dirigente medico cardiologo presso l'A.O San Camillo-Forlanini di Roma, ha effettuato l'intervento salvavita e ribadito l'importanza di diffondere la cultura della rianimazione cardiopolmonare ( RCP)
Pubblicato il: 31 Luglio 2024

Un evento che poteva trasformarsi in tragedia ma che fortunatamente si è risolto con un lieto fine quello che ha visto protagonista Alessandro Cavalieri, dirigente medico cardiologo presso l’A.O San Camillo-Forlanini di Roma  che ha rianimato con successo una piccola paziente di 2 anni e mezzo domenica scorsa presso un lido di Porto San Giorgio ( Fm).

Allertato dalle grida del genitore della piccola, completamente priva di coscienza e in arresto respiratorio per la grande quantità di acqua ingerita il Dott Cavalieri ha contattato immediatamente il 118 e iniziato subito le manovre di RCP – rianimazione cardio-polmonare. Dopo qualche minuto “ interminabile “ la piccola riprendeva la respirazione e ridiventava cosciente. All’ arrivo dell’ ambulanza la piccola già cosciente veniva quindi affidata al personale del 118 per l’ ulteriore assistenza intra ospedaliera avanzata.

L’episodio mette in evidenza quanto sia importante diffondere la cultura dei protocolli di RCP nella cittadinanza in modo da aumentare la sopravvivenza di tanti pazienti di tutte le età.

La rianimazione cardiopolmonare è uno strumento di primo soccorso che – se intrapreso tempestivamente e in maniera corretta – può salvare diverse vite. Nel dettaglio, la rianimazione cardiopolmonare si compone di una serie di manovre finalizzate al mantenimento della circolazione sanguigna e del trasporto di ossigeno ai vari organi e tessuti in un individuo, quando il cuore non è più in grado di contrarsi o non è in grado di convogliare il sangue attraverso i vasi sanguigni.

“Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione per la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare ( RCP) nella popolazione civile non sanitaria, i tassi di mortalità per arresto cardio respiratorio in ambiente extra ospedaliero sono ancora molto alti sia per gli adulti che per i bambini. A tal proposito così come nell’adulto se la rianimazione cardiopolmonare (RCP) viene avviata precocemente dalle persone che assistono all’evento drammatico dell’ arresto cardio respiratorio la sopravvivenza aumenta notevolmente – ha dichiarato il dott. Cavalieri – Nella maggior parte dei casi gli arresti cardio respiraratori sono testimoniati da persone che potrebbero iniziare immediatamente la rianimazione Cardio polmonare ma questo accade solo in una piccola percentuale di casi. Quindi diffondere la formazione alla Rianimazione CardioPolmonare (RCP) di base nella società civile, in particolare tra le persone che hanno maggiori probabilità di assistere ad un arresto cardio/respiratorio che avviene fuori dall’ospedale, può ulteriormente e sicuramente migliorare la prognosi delle vittime di arresto. In questo senso, i corsi di rianimazione cardiopolmonare di base e disostruzione delle vie aeree rivolti ai non sanitari permettono di aumentare il numero di persone in grado di prestare immediatamente soccorso in caso di arresto cardiaco o di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, in attesa dei soccorsi avanzati.”

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