Lo studio romano ADAT vince il concorso di CDP Real Asset SGR per il complesso di Via Guido Reni

Pubblicato il: 4 Dicembre 2023
CDP RealAsset SGR ha presentato presso la Casa dell’Architettura di Roma, il progetto di riqualificazione del complesso immbobiliare di via Guido Reni, dove sarà realizzato il Museo della Scienza. L’occasione è stata il convegno “Concorsi di progettazione. Il Museo della Scienza di Roma” nel quale è intervenuto Stefano Brancaccio, Responsabile progetti speciali della SGR del Gruppo CDP Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto di riqualificazione vede nel Museo l’elemento qualificante e caratterizzante degli stabilimenti ex militari di proprietà CDP: “La scelta del Comune di inserire nell’intervento la realizzazione di un’importante infrastruttura culturale pubblica è un modo virtuoso di concepire la riqualificazione urbana”, ha sottolineato Brancaccio, aggiungendo che il Museo si aggiungerà alle altre infrastrutture del quartiere, contribuendo così a connotare il quartiere Flaminio di Roma come una delle aree a più elevata vocazione culturale e di servizio della città.
La riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area Guido Reni (circa 5 ettari) prevede l’insediamento di un nuovo quartiere composto dal “comparto pubblico” del Museo (oltre 19.000 mq) e dal “comparto privato”, in cui sono concentrati 45.000 mq di diritti edificatori a destinazione residenziale (anche social housing), ricettiva e commerciale e le relative opere pubbliche di urbanizzazione. La scelta del progetto per la realizzazione del Museo è avvenuta mediante concorso per il quale CDP ha prestato al Comune una consulenza per la predisposizione della documentazione e per la gestione della procedura.

A vincere, il progetto dei giovani architetti romani dello studio ADAT, selezionati dalla giuria internazionale presieduta dall’architetto Daniel Libeskind grazie a una proposta conforme al concept definito dal comitato scientifico, presieduto dal Premio Nobel Giorgio Parisi. Nel progetto vincente il Museo è concepito come un grande spazio aperto al pubblico, che è contemporaneamente una piazza coperta e una serra. L’edificio verrà realizzato come un’unica “scatola bio-climatica passiva” in grado di regolare il microclima interno.

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