CDP RealAsset SGR ha presentato presso la Casa dell’Architettura di Roma, il progetto di riqualificazione del complesso immbobiliare di via Guido Reni, dove sarà realizzato il Museo della Scienza. L’occasione è stata il convegno “Concorsi di progettazione. Il Museo della Scienza di Roma” nel quale è intervenuto Stefano Brancaccio, Responsabile progetti speciali della SGR del Gruppo CDP Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto di riqualificazione vede nel Museo l’elemento qualificante e caratterizzante degli stabilimenti ex militari di proprietà CDP: “La scelta del Comune di inserire nell’intervento la realizzazione di un’importante infrastruttura culturale pubblica è un modo virtuoso di concepire la riqualificazione urbana”, ha sottolineato Brancaccio, aggiungendo che il Museo si aggiungerà alle altre infrastrutture del quartiere, contribuendo così a connotare il quartiere Flaminio di Roma come una delle aree a più elevata vocazione culturale e di servizio della città.
La riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area Guido Reni (circa 5 ettari) prevede l’insediamento di un nuovo quartiere composto dal “comparto pubblico” del Museo (oltre 19.000 mq) e dal “comparto privato”, in cui sono concentrati 45.000 mq di diritti edificatori a destinazione residenziale (anche social housing), ricettiva e commerciale e le relative opere pubbliche di urbanizzazione. La scelta del progetto per la realizzazione del Museo è avvenuta mediante concorso per il quale CDP ha prestato al Comune una consulenza per la predisposizione della documentazione e per la gestione della procedura.
La riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area Guido Reni (circa 5 ettari) prevede l’insediamento di un nuovo quartiere composto dal “comparto pubblico” del Museo (oltre 19.000 mq) e dal “comparto privato”, in cui sono concentrati 45.000 mq di diritti edificatori a destinazione residenziale (anche social housing), ricettiva e commerciale e le relative opere pubbliche di urbanizzazione. La scelta del progetto per la realizzazione del Museo è avvenuta mediante concorso per il quale CDP ha prestato al Comune una consulenza per la predisposizione della documentazione e per la gestione della procedura.
A vincere, il progetto dei giovani architetti romani dello studio ADAT, selezionati dalla giuria internazionale presieduta dall’architetto Daniel Libeskind grazie a una proposta conforme al concept definito dal comitato scientifico, presieduto dal Premio Nobel Giorgio Parisi. Nel progetto vincente il Museo è concepito come un grande spazio aperto al pubblico, che è contemporaneamente una piazza coperta e una serra. L’edificio verrà realizzato come un’unica “scatola bio-climatica passiva” in grado di regolare il microclima interno.