Un passo importate verso la definizione di un “modello Roma” che possa ricalcare quello utilizzato con successo a Genova per il Ponte Morandi. E’ questo l’auspicio di Commissariato per il Giubileo 2025, associazioni datoriali e sindacati che hanno sottoscritto il 30 novembre scorso un protocollo d’intesa che, sulla base anche del protocollo sulla legalità firmato il 19 giugno 2023 con la Prefettura di Roma, punta a garantire l’occupazione stabile e di qualità il rispetto delle scadenze con un’organizzazione del lavoro incentrata sulla tutela della salute e la sicurezza nei cantieri e la centralità degli enti bilaterali del settore edile per la formazione, la vigilanza, il controllo, la trasparenza e la legalità nell’intera filiera coinvolta nella realizzazione delle opere giubilari.
“La centralità del protocollo è nel rimarcare che il nostro contratto collettivo dell’edilizia – ha affermato il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci – è centrale nel realizzare le opere. Qualità dei lavori, sicurezza e legalità devono essere il basamento e sottolinearlo ogni volta è per noi fondamentale. Ora, non ci resta che rimboccarci le maniche e andare in cantiere“.
“Oltre alle norme aggiuntive in termini di trasparenza, legalità, monitoraggio dei cantieri, partecipazione del sindacato, a fare del protocollo d’intesa di Roma un precedente di portata nazionale e da esportare in tutto il Paese – ha affermato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini – è soprattutto la scelta di escludere la possibilità di ricorrere al cosiddetto subappalto a cascata per lavori di centinaia e centinaia di milioni di euro. Una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, di chi si è battuto contro le forme di deregolamentazione del nuovo codice degli appalti”.