Viaggio alla scoperta dello spazio Treccani Arte

Fino al 22 dicembre è visitabile gratuitamente una mostra con 30 importanti artisti contemporanei
Pubblicato il: 2 Ottobre 2023

La Treccani mostra le sue sale e presenta nuove mostre. L’Istituto della Enciclopedia Italiana ha aperto il 2 ottobre al pubblico a Roma, al piano terra di Palazzo Mattei di Paganica, sua storica sede dal 1927, lo Spazio Treccani Arte: un ambiente di circa 300 metri quadrati, accessibile al pubblico gratuitamente, che ospiterà mostre, incontri e presentazioni dedicate all’arte contemporanea. Si tratta dell’ultimo progetto, in ordine di tempo, promosso dall’Istituto nato a Roma nel 1925, su iniziativa del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri e del filosofo Giovanni Gentile, con l’obiettivo di dare anche all’Italia una grande enciclopedia nazionale; sono innumerevoli infatti le attività proposte dal 1929, anno di pubblicazione del primo volume della Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, a oggi, ognuna delle quali ha contribuito a far divenire Treccani, ente di interesse nazionale e punto di riferimento per la vita culturale del nostro Paese. Rinnovando l’impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura, nel 2018, l’Istituto dà vita a Treccani Arte, con l’obiettivo di promuovere una diffusione universale della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d’artista e pubblicazioni dedicate all’arte contemporanea italiana e internazionale. “Con

Spazio Treccani Arte, per la prima volta, la missione enciclopedica dell’Istituto non si esprime attraverso la ricerca, l’organizzazione e la sistematizzazione del sapere storico-artistico, ma si integra con una concreta attività espositiva volta alla valorizzazione e fruizione del contemporaneo”, ha dichiarato Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

La prima mostra a cura di Iacopo Ceni intende restituire al pubblico la poliedricità dei progetti fin ora presentati, esponendo la totalità delle opere realizzate nell’arco dei 5 anni di Treccani Arte, con oltre 30 artisti contemporanei.

E’ così possibile vedere le edizioni limitate del progetto Treccani Arte/Maxxi, nato per celebrare il decennale del Museo nazionale delle arti del XXI secolo attraverso una produzione dedicata di 10 opere in edizione limitata commissionate ad altrettanti artisti italiani e internazionali, i cui lavori hanno segnato la storia del Museo. Oltre a quelle presentate nei mesi scorsi di Bruna Esposito (1960), Cao Fei (1978), Alfredo Jaar (1956), Remo Salvadori (1947) e Nico Vascellari (1976), verranno mostrate per la prima volta le nuove opere di Carlo Benvenuto (1966), Alex Cecchetti (1973), Isabella Ducrot (1931) e Marzia Migliora (1972). In mostra anche i poster firmati e numerati del progetto Utopia, nel quale è stato chiesto a ciascun artista invitato di scegliere una parola del Vocabolario della lingua italiana e di associare ad essa un’immagine, realizzata ad hoc, selezionata dal proprio corpus di opere, rielaborata o appropriata: Francesco Arena (1978), Elisabetta Benassi (1966), Rä Di Martino (1975), Ettore Favini (1974), Claire Fontaine (collettivo artistico fondato da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004), Piero Golia (1974), Alice Guareschi (1976), Emilio Isgrò (1937), Marcello Maloberti (1966), Alessandro Piangiamore (1976), Giuseppe Stampone (1974). Esposti poi i multipli di Alfabeto Treccani, collana nata dalla collaborazione con Artissima, che propone una ricognizione dell’arte italiana contemporanea a partire dalle ventuno lettere dell’alfabeto, ciascuna delle quali è rappresentata da artisti il cui cognome comincia con la stessa: Giorgio Andreotta Calò (1970), Giovanni Anselmo (1934), Massimo Bartolini (1962), Rossella Biscotti (1978), Loris Cecchini (1969), Piero Golia (1974), Paolo Icaro (1936), Luisa Lambri (1969), Marisa Merz (1926-2019), Maurizio Nannucci (1939), Ornaghi e Prestinari (Valentina Ornaghi, 1984 e Claudio Prestinari, 1986), Diego Perrone (1970), Marinella Senatore (1977), Gian Maria Tosatti (1980), Francesco Vezzoli (1971). E la “Psicoenciclopedia possibile” di Gianfranco Baruchello (1924-2023), monumentale opera/volume, capace di mettere in questione tutte le forme tradizionali del sapere e di creare inedite connessioni tra parola e immagine; i 58 volumi della Grande Enciclopedia disegnata da Ettore Spalletti (1940-2019); l’opera serigrafica Venti voci per la Treccani e dieci virgole per il mondo di Emilio Isgrò, realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario dalla storica esposizione (1970) presso la Galleria Arturo Schwarz in cui il Maestro presentò venticinque volumi dell’Enciclopedia cancellati e tutte le pubblicazioni (libri, cataloghi e riviste) edite da Treccani Arte nel corso di questi cinque anni, tra le quali il volume Cuore Mio di Marcello Maloberti, un racconto in testi e fotografie dell’opera site-specific e della performance che l’artista ha voluto dedicare a Maria Lai nel 2019 al Maxxi e poi a Ulassai per celebrarne il centenario della nascita. Visitabile anche la biblioteca posta al primo piano del palazzo davanti alla quale si trovano le opere di Mimmo Paladino e Fabiana Di Donato. La mostra si chiuderà il 22 dicembre.

Gianfranco Ferroni

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